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Jack London - L'ammutinamento dell'Elsinore

NAR Narrativa e romanzi

Mattioli editore

Il romanzo è impostato come un diario di viaggio, dove a raccontare le vicende è lo stesso Mr. Pathurst, alter ego di Jack London, con un ritmo e una precisione per i dettagli che fanno restare il lettore incollato alle parole fino all'ultima pagina. L'autore americano scava nei personaggi con la consueta lentezza e implacabile voracità. Questo è molto di più di un semplice romanzo d'avventura. Infatti, dietro il tipico intreccio del romanzo di genere marinaresco, London intesse una trama di significati che, a ben vedere, è una profonda riflessione non solo dell'eterna lotta tra uomo e natura, ma anche sulla società e sulle classi sociali. Che il viaggio non sia una semplice traversata è il protagonista stesso a dirlo: «Perciò avevo deciso di fare quel viaggio. Volevo andarmene via da solo, via, lontano, lontano da tutto, per cercare di rivedere ogni cosa nella sua giusta prospettiva». Tutti, marinai e ufficiali in seconda, avranno prima o poi un momento di approfondimento; un momento in cui il lettore può avvicinarsi e vedere una terribile cicatrice o una faccia deformata che nascondono la vera natura di questo o di quel personaggio. La nave si trasforma così in un micro universo dove si riproducono le dinamiche della società, dove un ammutinamento diventa una lotta priva di senso tra i borghesi uomini di poppa e i proletari uomini di prua. E persino uno scrittore e filosofo come Mr. Pathurst dovrà scegliere da che parte stare.

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